Appunti settimanali 02.01.2021

Primo appuntamento dell'anno con gli 'Appunti Settimanali' una rassegna di notizie e fonti per approfondire il tema della finanza personale e dell’attualità. Buona lettura...condividete e inviatemi i vostri suggerimenti!

  • Il 10 dicembre Consob ha presentato il consueto Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane. Consob ha realizzato il proprio studio raccogliendo i dati relativi a un campione di 3.274 individui, rappresentativo dei decisori finanziari italiani, di cui 1.105 intervistati anche nei due anni precedenti. Si conferma la sostanziale avversione al rischio delle famiglie italiane a cui si accompagna la sfiducia nei confronti degli intermediari, infatti il 50% circa degli intervistati giudica inaffidabili gli intermediari finanziari in generale. In linea con le precedenti rilevazioni la pianificazione e il controllo delle scelte finanziarie risultano poco diffusi: solo il 40% circa degli intervistati dichiara di avere un piano finanziario e quasi altrettanti di avere e rispettare un budget. Per chi si interessa di finanza personale o comunque lavora nel settore è interessante apprendere che la scelta del consulente è guidata prevalentemente dalla segnalazione ricevuta dalla propria banca di riferimento, mentre il principale disincentivo alla domanda di consulenza è rappresentato dalla sfiducia, seguito dalla convinzione che il servizio non sia necessario alla luce del limitato ammontare delle somme investite e della mancata percezione del valore aggiunto del servizio stesso.
  • Un recente Occasional Paper pubblicato da banca di Italia, Guerino Ardizzi, Andrea Nobili e Giorgia Rocco, hanno analizzato i dati relativi all’utilizzo di pagamenti elettronici e prelevamenti ATM per valutare l’effetto dell’emergenza sanitaria. “La pandemia avrebbe indotto un maggior uso dei mezzi di pagamento diversi dal contante, in particolare per gli acquisti su siti e-commerce e con carte contact-less presso i negozi. Sarebbe inoltre aumentata la domanda di contante a fini precauzionali”.
  • Con il termine banche digitali, o “neobank”, ci si riferisce di fatto ad app che: offrono servizi bancari, sono state lanciate dopo il 2010 e sono basate essenzialmente sul mobile. Si sono diffuse in tutto il mondo e oggi se ne contano circa 300 di cui la metà in Europa. Questo è quanto emerge da un articolo di Sifted.eu nel quale se ne delineano caratteristiche e diffusione. Di queste circa il 30% sono emanazione di banche tradizionali, altre invece nascono come start-up indipendenti. Adesso per le nuove banche è tempo di consolidarsi.

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