ASIA: GIÙ L’EXPORT
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato

Il possibile allentamento della politica COVID zero da parte della Cina è stato accolto con entusiasmo dagli altri paesi asiatici che nell’ultimo anno vedono crollare il proprio export verso la Cina.
Certo che l’effetto non sarà immediato e potrebbe volerci del tempo prima che l’economia cinese ritorni a macinare ritmi di crescita pre-covid. Dall’altro lato sui paesi asiatici nell’ultimo anno si è abbattuto un altro fattore determinante nel crollo dell’export. A livello globale infatti si registra una caduta della domanda di dispositivi elettronici in particolare Pc e componenti hardware.
Questa è una pessima notizia per la Corea del Sud, il principale produttore dei chip di memoria che si trovano nei computer di tutto il mondo. Le sue esportazioni di merci verso il Giappone sono diminuite del 18% su base annua a novembre. Colpisce anche hub più lontani come Singapore, le cui esportazioni di elettronica sono diminuite del 9,3% a ottobre. Oxford Economics, una società di consulenza, prevede un ulteriore crollo delle esportazioni di beni dalla regione il prossimo anno, di circa il 4%.
I rapidi aumenti dei tassi di interesse in America, con altre banche centrali costrette a seguirne l’esempio, stanno alimentando il rallentamento riducendo la domanda di beni di consumo delle famiglie e delle aziende. Tale effetto è visibile negli ordini di macchine utensili dal Giappone, un punto di riferimento per l’attività industriale a livello globale. Sono diminuiti del 5,5% su base annua a ottobre. Gli ordini di macchine elettriche e di precisione sono stati i più colpiti, con un calo del 27% nel periodo.