ASSICURAZIONI: EVITARE COPERTURE TROPPO SPECIFICHE
di Grinny ·
Abbiamo già visto che la prima regola nello scegliere le coperture assicurative più adatte, è quella di proteggersi da rischi che possono comportare perdite catastrofiche, evitando di disperdere le proprie risorse.
La seconda regola suggerita da Eric Tyson nel suo libro, è quella di scegliere coperture ampie rispetto a polizze che si limitano a rischi molto specifici.
Le polizze che limitano la propria copertura ad eventi molto specifici, sono in genere meno costose e per questo attraenti.
Proviamo a chiarire il punto con un esempio.
Esistono sul mercato coperture assicurative che pagano in caso di decesso o invalidità permanente avvenute in conseguenza di un incidente aereo. La domanda da porsi in questo caso è quanto quella polizza stia effettivamente proteggendo sé stessi e la propria famiglia.
Stipulare una copertura assicurativa, dovrebbe avere come scopo quello di coprirsi dai danni che un evento incerto può causare.
Se ritengo opportuno tutelare la mia famiglia in caso di decesso, lo faccio perché a seguito di tale evento, la famiglia non potrà fare più affidamento sulla mia capacità di produrre reddito. L’entità del danno non dipende in alcun modo dalle cause per cui il decesso si è verificato.
In questo caso non si capisce per quale motivo dovrei stipulare una polizza vita che copre esclusivamente il caso del decesso dovuto ad un incidente aereo, piuttosto che dovuto ad un incidente automobilistico o ad un’altra causa.
Se vuoi tutelare la tua famiglia dalle conseguenze finanziarie del tuo decesso, sarà opportuno scegliere una copertura ampia e non una copertura limitata ad una causa specifica (es. incidente aereo)
Assicurazione e paure personali
La letteratura economica e psicologica ha ampiamente affrontato il tema dei bias cognitivi e del ruolo che le emozioni possono giocare nelle decisioni, anche di ordine economico.
Alcune coperture assicurative sembrano essere pensate per offrire un rimedio a paure personali, in alcuni casi infondate, piuttosto che coprirci dal rischio di eventi incerti capaci di causare danni ingenti.
Quando ci vengono proposte coperture relative a rischi molto specifici, è bene chiedersi se esista una classe di rischi capace di produrre lo stesso tipo di danni. In questo caso è opportuno valutare la sottoscrizione della polizza che copra tale classe più ampia.
Risorse scarse e polizze “inutili”
Nel 1996 sul New York Times un articolo della giornalista Reed Abelson, è diventato uno dei più citati nel campo della finanza personale.
Nell’articolo si parla di una serie di coperture assicurative, in apparenza poco costose, ma che di fatto offrivano poco valore aggiunto ai sottoscrittori.
In generale, si osservava che i consumatori avrebbero utilizzato meglio i loro soldi, sottoscrivendo polizze con coperture più ampie: polizze casa, polizze invalidità o polizze vita.
Fra le polizze considerate “inutili”, troviamo la copertura decesso da incidente aereo, polizze sanitarie che coprono esclusivamente una certa malattia, polizze associate a copertura dei finanziamenti o polizze sulle auto noleggiate.
Alcune di queste negli anni sono andate scomparendo, per effetto sia di una maggiore consapevolezza dei consumatori, sia per una migliore percezione dei rischi derivante dall’esperienza. Si pensi a quanto è diventata più frequente per ciascuno di noi l’esperienza del volo aereo. Altre polizze invece sono ancora sul mercato.