CINA COMPARTO TECNOLOGICO IN BALIA DEL PARTITO

CINA COMPARTO TECNOLOGICO IN BALIA DEL PARTITO

Nell’ultimo anno il governo cinese non ha risparmiato duri colpi al comparto tecnologico del paese, mostrandosi indifferente alle importanti perdite realizzate sui mercati azionari. Agli occhi del governo le imprese del settore si sono di volta in volta rese colpevoli di limitare la concorrenza nel settore, maltrattare i dipendenti o corrompere le menti dei più giovani. Meritandosi pertanto gli interventi del governo che ad esempio ha costretto il gigante Didi (una sorta id Uber cinese) a ritirarsi dalla quotazione a New York e successivamente ad Hong Kong.

Il 14 marzo il Wall Street Journal ha riferito di una possibile maxi multa a Tencent, per presunte violazioni antiriciclaggio. Il giorno successivo la Cyberspace Administration of China (cac), ha accusato Douban, una piattaforma di social media con 200 milioni di utenti, di creare “grave caos online”, contrassegnando i contenuti come meritevoli di una censura più severa.

Questo, combinato con l’incertezza sull’invasione russa dell’Ucraina e un’ondata di focolai di covid-19, ha scatenato le vendite sui titoli tecnologici con l’indice di riferimento che si è ridotto di un terzo nelle prime due settimane di marzo.

Questa volta le perdite sui mercati azionari potrebbero essere state troppe anche per i capi del partito. Il 16 marzo infatti, Xinhua, un’agenzia di stampa statale ha pubblicato un rapporto su una riunione del governo centrale presieduta da Liu He, il massimo consigliere economico della Cina.

L’agenzia ha dichiarato che si porrà fine agli interventi regolatori sulle aziende tecnologiche, ci si impegnerà a promulgare normative trasparenti anche volte alla quotazione di aziende cinesi all’estero.

Il Partito Comunista al potere sta cercando di riconquistare la fiducia dei fondi internazionali e della comunità imprenditoriale globale dopo che il paese è stato aggregato alla Russia come destinazione “non investibile”.

Il mercato sembra aver gradito ‘indice Hang Seng Tech di Hong Kong è salito del 22% il 16 marzo, un record giornaliero, ed è salito di nuovo il giorno successivo. L’indice Golden Dragon, che replica le aziende tecnologiche cinesi quotate in America, è balzato di un terzo.

Le valutazioni dei titoli tecnologici cinesi restano depresse, nonostante il recente rimbalzo la capitalizzazione dei due colossi Alibaba e Tencent è rispettivamente un terzo e la metà di quella valorizzata a gennaio 2021.

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