COMMODITIES: PREZZI AI MASSIMI E SCORTE AI MINIMI

COMMODITIES: PREZZI AI MASSIMI E SCORTE AI MINIMI

I prezzi delle materie prime continuano sulla strada del loro percorso rialzista. Secondo gli analisti di Wellington Management esistono cause cicliche e strutturali per ipotizzare che la scarsità di materie prime persisterà nel tempo.

Dalla primavera del 2020 le scorte di materie prime sono in costante riduzione e hanno raggiunto i livelli più bassi dagli inizi degli anni ‘90.

Le cause sono molteplici e hanno a che vedere con gli effetti della pandemia e le interruzioni di produzione e trasporti che essa ha imposto.

Nel lungo periodo pesano le scelte di decarbonizzare l’economia globale che hanno indotto ad una riduzione di investimenti e nuovi progetti.

Lo squilibrio tra offerta e domanda di materie prime è evidente in alcuni settori, come quello dei metalli.

In alcuni comparti come quello del rame e dell’alluminio, ad un aumento della domanda globale non è corrisposto un pari incremento dell’offerta, che si è addirittura ridotta nel caso del rame.

I prezzi dell’alluminio sono raddoppiati in due anni e viaggiano ai massimi degli ultimi 15 anni. La transizione energetica metterà a dura prova questi mercati se si considera che rame e alluminio sono metalli indispensabili per le tecnologie definite sostenibili.

Anche i cambiamenti climatici stanno giocando un ruolo sui mercati delle commodities agricole. Eventi estremi o siccità anomale hanno importanti ripercussioni sull’offerta, come nel caso del caffè i cui prezzi sono raddoppiati nell’ultimo anno.

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