CONSULENZA FINANZIARIA: LE DONNE RICEVONO CONSIGLI “PEGGIORI”
di Grinny ·
Pare che anche in materia di consulenza finanziaria si assista ad un certo grado di discriminazione. Le donne sarebbero infatti destinatarie di consulenze “peggiori” rispetto agli uomini.
Questo è quanto riporta Bloomberg in un recente articolo riferendosi ai risultati di uno studio condotto ad Hong Kong.
Nel corso di 2 anni i ricercatori della Hong Kong University of Science and Tecnology hanno valutato le consulenze fornite da diversi financial advisor ad un gruppo di clienti in incognito, sia uomini che donne, appositamente formati per lo svolgimento della ricerca.
È emerso che circa un terzo (il 36% per la precisione) delle clienti donne, abbia ricevuto consigli di investimento sbilanciati verso soluzioni non sufficientemente diversificate, contro il 14% nel caso dei clienti maschi.
INCENTIVI E DISCRIMINAZIONE STATISTICA
Per i ricercatori si tratterebbe di un fenomeno definito discriminazione statistica, in cui si attribuiscono al singolo individuo, le caratteristiche osservate in media nel gruppo di appartenenza.
Senza ipotizzare che i consulenti finanziari discriminino sulla base di un pregiudizio nei confronti delle donne, per i ricercatori il comportamento osservato può essere spiegato da due fattori.
Il primo è il fatto che in media, come noto ad esempio dall’ultima indagine OCSE-INFE di cui abbiamo discusso anche su questo blog, le donne posseggono meno competenze in materia finanziaria. L’altro è la presenza di incentivi per i quali i consulenti ricevono i propri compensi dalle commissioni di collocamento dei prodotti.
I consulenti quindi, partendo dall’informazione statistica a propria disposizione e con l’intento di massimizzare le commissioni percepite, tenderanno a proporre investimenti sbilanciati ma con commissioni alte contando sul fatto che la controparte non abbia competenze sufficienti per comprendere che la consulenza non è “corretta”.
AGIRE SU INCENTIVI E FORMAZIONE...
Per le istituzioni che si occupano di tutela degli investitori è importante promuove l’educazione finanziaria per colmare il gap esistente, fra uomini e donne, e al tempo stesso agire sulle pratiche incentivanti dirette ai consulenti.
...PER LE NOSTRE LETTRICI
Come in altri casi di fronte alla presenza di asimmetrie informative, un buon modo, a livello individuale, per evitare di cadere vittime di discriminazione statistica è quello di segnalare le proprie competenze.
Sarà per questo che a quanto pare le donne sono più propense a licenziare il proprio consulente finanziario.