EUROZONA TECNICAMENTE IN RECESSIONE
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato

La zona euro è entrata in recessione nel primo trimestre di quest'anno e gli economisti non sono ottimisti per i prossimi mesi.
Il blocco dei 20 membri ha riportato un prodotto interno lordo del -0,1% per il primo trimestre, secondo le stime riviste dell’ufficio statistico della regione, Eurostat, pubblicate giovedì.
In prima lettura, l’agenzia aveva detto che la zona euro è cresciuta dello 0,1% nei primi tre mesi dell’anno. Questa dichiarazione è stata rettificata al ribasso dopo che anche la Germania ha ridotto i suoi dati di crescita per lo stesso periodo ed è entrata di fatto in recessione. Anche l’Irlanda ha rivisto al ribasso il proprio tasso di crescita, che ora mostra una contrazione di quasi il 5%.
Prima della debole performance di gennaio-marzo, anche l’ultimo trimestre del 2022 aveva registrata una contrazione del 0,1%. I due trimestri consecutivi di performance negativa del PIL hanno pertanto decretato per l’intera regione una recessione tecnica.
“Dopo tutto, la notizia che il PIL si è contratto nel primo trimestre significa che la zona euro è già caduta in una recessione tecnica. Sospettiamo che l’economia si contrarrà ulteriormente nel resto dell’anno”, ha dichiarato giovedì in una nota Andrew Kenningham, capo economista europeo di Capital Economics.
Irlanda, Paesi Bassi, Germania e Grecia sono tra le economie dell’euro che hanno registrato una contrazione economica trimestre su trimestre per il primo trimestre. I consumi delle famiglie sono diminuiti dello 0,3% nel primo trimestre, evidenziando le pressioni che i consumatori stanno affrontando a causa dell’aumento dei prezzi.
Il contesto economico rappresenta una sfida anche per la Banca Centrale Europea, che ha seguito un percorso da falco negli ultimi 12 mesi e più recentemente ha fissato il suo tasso principale al 3,25%. La banca centrale dovrebbe riunirsi la prossima settimana e gli operatori del mercato hanno prezzato un altro aumento di 25 punti base.
Una scarsa performance economica potrebbe limitare la capacità della BCE di aumentare ulteriormente i tassi nel tentativo di contrastare l’inflazione. I funzionari della BCE hanno tuttavia suggerito in precedenza che è più importante abbassare i prezzi piuttosto che evitare un rallentamento economico.
I rendimenti obbligazionari della zona euro hanno continuato a essere scambiati ampiamente al rialzo giovedì dopo l’annuncio dei dati, poiché diversi attori del mercato si aspettano un’ulteriore stretta monetaria.