FEMTECH: COS’È LA FEMALE TECHNOLOGY?
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato

Il termine “FemTech”, ovvero la female technology (letteralmente: tecnologia femminile) è stato coniato da Ida Tin, la fondatrice danese di Clue, che nel 2013 ha progettato un’app per il monitoraggio del ciclo e dell’ovulazione.
Il settore FemTech comprende software, prodotti e servizi che utilizzano la tecnologia per migliorare o semplicemente analizzare la salute delle donne.
L’idea nasce dal fatto che in campo medico e sanitario spesso la ricerca tende ad utilizzare in prevalenza studi fatti su maschi a causa della convinzione che le fluttuazioni causate dai cicli mestruali possano influenzare i risultati della sperimentazione.
Questo ha prodotto nel tempo sia trattamenti meno efficaci per le donne, sia il mancato sviluppo e studio di problematiche sanitarie specificatamente femminili. Basti pensare che circa 8 donne su 10 soffrono di dolori premestruali per i quali ad oggi non è stato sviluppato alcun trattamento.
Secondo Global Market Insight il mercato vale oggi circa 22,5 miliardi di dollari e potrebbe triplicare nei prossimi 5 anni.
Anche gli investimenti nel settore sono raddoppiati nel 2021 superando la quota di un miliardo di dollari.
Tra i leader del settore troviamo ad esempio Elvie, un’azienda con sede a Londra che ha recentemente commercializzato un tiralatte indossabile e un traine/app per esercizi pelvici, entrambi utilizzando una tecnologia intelligente.
BIOMILQ è invece la stratup finanziata da Bill Gates che si propone di produrre latte umano in laboratorio a partire da colture cellulari.
Le difficoltà non mancano per gli imprenditori del settore. Helen O’Neill, che gestisce Hertility Health, in un’intervista rilasciata a The Economist ha definito il round di finanziamenti di 5,7 milioni di dollari concluso a Giugno un esperienza devastante, racconta: “Incontravamo principalmente uomini dai capelli grigi che dicevano di non essere sicuri esistesse un mercato per questo”.