GRANO: PREZZI AI MASSIMI SPINTI DAL CONFLITTO UCRAINO
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato

L'invasione russa dell'Ucraina minaccia il commercio internazionale del grano spingendo più in alto il prezzo in un momento in cui, a causa degli effetti della pandemia i prezzi dei generi alimentari erano già surriscaldati a seguito delle interruzioni nelle forniture causate dai lockdown.
Russia e Ucraina insieme producono quasi un quarto del grano mondiale, nutrendo miliardi di persone che lo impiegano nella produzione di pane, pasta e cibi confezionati. I paesi sono anche fornitori chiave di orzo, olio di semi di girasole e mais.
Negli ultimi giorni, il prezzo delle materie prime agricole ha subito forti fluttuazioni a causa delle tensioni geopolitiche.
Le interruzioni nelle forniture e l’aumento dei prezzi di tali materie prime, così come il costo del carburante e dei fertilizzanti, importanti fattori di produzione per gli agricoltori, potrebbero ulteriormente influenzare i mercati alimentari globali e minacciare la stabilità sociale, secondo quanto riportato dal New York Times.
I prezzi dei generi alimentari avevano già subito importanti aumenti a livello globale a causa delle interruzioni delle spedizioni legate alla pandemia, dell’aumento dei costi per gli agricoltori e del clima avverso.
Tra aprile 2020 e dicembre 2021, il prezzo del grano è aumentato dell’80%, secondo i dati del Fondo monetario internazionale.
Secondo Lloyd’s List Intelligence, un servizio di informazioni marittime, il traffico marittimo verso il Mar d’Azov, al largo della costa sud-orientale dell’Ucraina, si è interrotto nella mattinata di Giovedì 24 Febbraio all’avvio delle operazioni militari russe, con dozzine di navi in coda all’insenatura con il Mar Nero.
La Russia, il più grande esportatore mondiale di grano, ha già limitato le proprie spedizioni di grano l’anno scorso con una tassa all’esportazione pensata per contenere i prezzi alimentari interni.
I prezzi alimentari in passato sono stati la scintilla che hanno dato avvio a importanti disordini sociali nei paesi più esposti, tra gli altri si temono ripercussioni in Turchia, Egitto, Kazakistan.