GOOGLE CHROME: STORIA DI UN SUCCESSO

GOOGLE CHROME: STORIA DI UN SUCCESSO

Google Chrome sta testando una nuova funzionalità che lo farà assomigliare un po’ di più al suo rivale Apple Safari: spostando la barra degli indirizzi del browser in basso, spostandola più vicino al pollice.

La mossa arriva quasi 2 anni dopo che Apple ha reso predefinita la barra degli indirizzi nella parte inferiore dello schermo, una decisione che all’epoca non fu un successo strepitoso. Ma, anche se Chrome è rimasto indietro in questo cambiamento, la piattaforma domina il mondo dei browser ormai da oltre un decennio. Lanciato per la prima volta nel 2008, quando Internet Explorer era all’apice della sua potenza, il team di Google desiderava fare colpo con Chrome, arrivando al punto di creare un fumetto per spiegare le sue funzionalità “semplificate”. Commercializzato come una “nuova versione del browser”, Chrome offriva tempi di caricamento più rapidi, meno arresti anomali, estensioni di terze parti e, forse la cosa più importante, le risorse di un gigante della tecnologia. Tali risorse significavano anche collegarsi all’ecosistema di Google – Maps, Gmail, YouTube, Android – dando a Chrome un enorme vantaggio, proprio mentre il suo principale concorrente, Internet Explorer e Firefox gratuito e open source, stavano lottando per gli utenti.

Alla fine del 2009, nel suo primo anno, Google Chrome aveva conquistato solo il 5% del mercato dei browser. Tuttavia, le cose sono cambiate rapidamente: Chrome è diventato il browser più popolare nel 2012, posizione che mantiene da allora.

Quando le persone utilizzano la barra di ricerca di Chrome, il motore di ricerca predefinito è, ovviamente, Google stesso: se Google non avesse mai creato un browser, dovrebbe dividere le entrate pubblicitarie con qualcun altro.

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