INFLAZIONE E REDDITI DELLE FAMIGLIE ITALIANE

INFLAZIONE E REDDITI DELLE FAMIGLIE ITALIANE

L'aumento dei prezzi ha colpito in modo più intenso le famiglie appartenenti al quinto più basso della distribuzione della spesa, a causa della diversa composizione dei loro consumi. Nel dicembre 2021, l'inflazione annuale per queste famiglie è stata del 5,3%, salendo al 17,9% nello stesso periodo del 2022, rispetto al 3,5% e al 9,9% delle famiglie appartenenti al quinto più alto. Tuttavia, nonostante l'impatto inflazionistico maggiore, nel 2021 i redditi da lavoro delle famiglie più povere sono aumentati in misura superiore, registrando un incremento del 13% nel primo quinto rispetto al 2018, rispetto al 5% nel quinto più alto. Questo risultato è principalmente dovuto all'aumento del numero di occupati nelle famiglie più povere, favorito dalla ripresa del mercato del lavoro dopo la pandemia.

Nonostante l’aumento dei prezzi, i salari e le ore lavorate non hanno registrato una crescita significativa nel periodo considerato. Tuttavia, senza il contributo delle nuove assunzioni, i redditi da lavoro reali delle famiglie più povere si sarebbero ridotti dell’1,3% nel 2021, risultato simile a quello delle famiglie più ricche.

L’incremento dell’occupazione nelle famiglie appartenenti al quinto più basso è stato principalmente influenzato dalla ripresa economica del 2021 e dalla composizione sociale e demografica di questi nuclei. L’aumento delle opportunità di lavoro nei settori a basso valore aggiunto e nelle costruzioni ha favorito i redditi di tali famiglie, in quanto sono quelle che presentano una maggiore concentrazione di persone adatte a sfruttare l’aumento della domanda di lavoro in quei settori. Inoltre, nei quinti di spesa più bassi è presente una quota più alta di individui tra i 16 e i 34 anni, per i quali il tasso di occupazione è aumentato in modo più deciso nel periodo considerato.

Attualmente, non disponiamo di dati sull’evoluzione dei redditi delle diverse tipologie di famiglie nel 2022. Tuttavia, è probabile che il buon andamento del mercato del lavoro e la composizione settoriale della crescita occupazionale abbiano attenuato gli effetti dei tassi di inflazione più elevati sui redditi dei nuclei con minore spesa. Complessivamente, nonostante abbiano sperimentato un’alta inflazione, le famiglie più povere hanno beneficiato di un aumento dei redditi reali da lavoro grazie alla crescita dell’occupazione e alla ripresa economica.

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