INFLAZIONE: QUALI IMPRESE POSSONO ALZARE I PREZZI?
di Grinny ·

L’aumento generalizzato dei prezzi di materie prime, trasporti e salari, si traduce per le imprese in maggiori costi che rischiano di erodere i profitti.
In questo contesto risultano avvantaggiate le imprese capaci di alzare i prezzi finali e quindi trasferire i maggiori costi sui consumatori, senza che questo si traduca in una riduzione delle vendite.
Warren Buffet ha definito tale capacità di un’impresa di determinare il prezzo finale, come il fattore più importante nel giudicare il valore di un’azienda.
Le imprese prive del potere di determinare i prezzi sono costrette a tagliare i costi, aumentare la produttività o semplicemente assorbire i costi attraverso margini di profitto inferiori.
Gli analisti di UBS hanno elaborato uno score che quantifica il potere di fissare il prezzo di un’azienda basandosi su quattro indicatori: mark-up cioè differenza fra prezzo e costi marginali, quota di mercato, volatilità e asimmetria nei profitti.
La banca ha scoperto che le aziende che forniscono beni di prima necessità e servizi di comunicazione hanno il maggior potere di determinazione dei prezzi e viceversa tale potere è minimo per aziende energetiche, finanziarie e dei materiali.
Quando UBS ha confrontato le prestazioni finanziarie di società con un potere di determinazione dei prezzi forte e debole, ha scoperto che le prime hanno prodotto una maggiore crescita dei profitti dal 2010 e generato rendimenti azionari migliori, in particolare durante i periodi di alta inflazione.