INFLAZIONE: RAPPORTO TRA SCORTE E VENDITE AI MINIMI IN ALCUNI SETTORI

Inflazione: rapporto tra scorte e vendite ai minimi in alcuni settori.

Le aspettative sulla fine della pandemia, in particolare negli USA, e il ritorno dell’economia ai livelli pre-covid, potrebbero alimentare una ripresa dell’inflazione. 

Fra gli operatori non c’è accordo sulle dinamiche di lungo termine. Da un lato c’è la scuola di pensiero che vede nelle recenti misure di politica monetaria e fiscale il seme di un ritorno dell’inflazione ai livelli degli anni ‘70. Altri al contrario vedono nelle banche centrali e nell’esperienza che queste hanno maturata, un antidoto a quel tipo di scenario.

C’è più accordo sulle dinamiche di breve termine che potrebbero vedere spinte inflazionistiche dovute ai collo di bottiglia causati dalla pandemia.

Un segnale della presenza di tali “colli di bottiglia” è dato dal rapporto tra scorte e vendite, in forte calo negli ultimi mesi, che potrebbe essere un segnale del fatto che in alcuni settori la capacità produttiva si è ridotta a causa della pandemia e adesso non tiene il ritmo di una domanda crescente.

Se guardiamo ad esempio al settore del legname e dei materiali edili negli Stati Uniti, il rapporto tra scorte e vendite è ai minimi da oltre un decennio, tanto che si è osservato un balzo nei prezzi.

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