Quando si parla di tutelare la propria facoltà di lavorare e vedersi corrispondere per questo un reddito, non si deve confondere il caso dell’invalidità permanente da quello dell’inabilità temporanea. Sempre IVASS nel suo glossario definisce quest’ultima:
Inabilità temporanea – Incapacità totale o parziale di attendere alle proprie occupazioni per un periodo di tempo limitato.
Se da un lato è indispensabile proteggersi dalla possibilità di non percepire reddito per un certo periodo di tempo, e quindi poter mantenere inalterate sia il proprio tenore di vita che il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi fissati, dall’altro abbiamo visto, anche su questo blog, che esistono modalità differenti con cui tutelarsi, come ad esempio accumulare risparmi in un fondo di emergenza.
Se vogliamo tenere fede alla regola per cui in campo assicurativo è conveniente “proteggersi dai grandi rischi e non preoccuparsi troppo di quelli piccoli”, è preferibile destinare le proprie risorse alla sottoscrizione di una polizza a tutela dell’invalidità permanente e solo successivamente occuparsi del rischio di inabilità temporanea, magari attraverso un adeguato accantonamento di risparmi.