Altra componente presa in considerazione dall’OCSE nel valutare il grado di alfabetizzazione di un paese è quella dei comportamenti. Ai partecipanti vengono poste domande relative alle decisioni di finanza personale.
In particolare sono valutati indicatori di buone pratiche quali:
- Risparmio e pianificazione di obiettivi per il lungo periodo
- Attenzione e raccolta di informazioni adeguate prima di concludere un acquisto
- Tenere traccia di entrate e uscite
Comportamenti che consentono agli individui di compiere scelte oculate risparmiando per obiettivi futuri e dotandosi di risparmi sufficienti per le emergenze, senza ricorrere eccessivamente all’indebitamento.
L’indagine OCSE sembra sfatare anche il “mito” dell’italiano cauto risparmiatore, che sebbene poco avvezzo ai tecnicismi della finanza basa le proprie scelte sui sani ed antichi valori del buon padre di famiglia.
Fra i paesi presi in esame l’Italia si classifica all’ultimo posto in tema di comportamenti, ben al di sotto della media OCSE. Poco più del 20% degli intervistati raggiunge il punteggio reputato minimo.