ITALIA: UN PAESE DI ANALFABETI FINANZIARI

Nelle settimane passate ci siamo occupati di alfabetizzazione finanziaria fra i giovani con riferimento ai risultati emersi dal rapporto Pisa 2018 dell’OCSE.
Se i ragazzi italiani non brillano nelle competenze finanziarie, la situazione è forse ancora più grigia se guardiamo agli adulti. Ci troviamo di fronte ad un paese di ‘analfabeti finanziari’.
A fine giugno sempre l’OCSE ha pubblicato i risultati dell’indagine OCSE-INFE sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti. L’indagine svolta a livello globale, coinvolge 26 paesi in Europa, Asia e America Latina, tra i quali l’Italia.

Come è misurata l’alfabetizzazione finanziaria?

L’indagine si basa sulla somministrazione di questionari ad un campione selezionato di cittadini dei paesi partecipanti. Per l’OCSE l’alfabetizzazione finanziaria è il risultato di 3 componenti:

1. Conoscenze finanziarie

Le conoscenze di base in materia finanziaria sono quelle che riguardano il concetto di valore del denaro nel tempo, di tasso di interesse e di rischio finanziario. 

Circa l’80% dei partecipanti a livello globale è in grado di comprendere e rispondere correttamente al quesito relativo al tasso di interesse sui prestiti. Le maggiori difficoltà si registrano nella comprensione della differenza fra tasso di interesse semplice e composto, meno di 1 partecipante su 3 distingue correttamente tra i due.

Quando si parla di rischio finanziario sembra essere sufficientemente compreso il rapporto esistente tra rischio e rendimento, al contrario solo il 59% riconosce correttamente i benefici della diversificazione.

Sulla base delle risposte fornite il nostro paese si posizione agli ultimi posti fra i partecipanti e con risultati ben al di sotto della media OCSE. Solo il 44% degli intervistati ha risposto correttamente ad almeno 5 domande sulle 7 proposte, raggiungendo quindi le competenze considerate minime.

Alfabetizzazione finanziaria

Gli Italiani sembrano tuttavia mediamente consapevoli delle proprie carenze. Se chiamati ad autovalutare le proprie conoscenze in ambito finanziario, solo il 4,6% afferma di possedere competenze elevate e oltre il 50% reputa di possedere competenze scarse.

2. Comportamenti in ambito finanziario

Altra componente presa in considerazione dall’OCSE nel valutare il grado di alfabetizzazione di un paese è quella dei comportamenti. Ai partecipanti vengono poste domande relative alle decisioni di finanza personale.

In particolare sono valutati indicatori di buone pratiche quali:

  • Risparmio e pianificazione di obiettivi per il lungo periodo
  • Attenzione e raccolta di informazioni adeguate prima di concludere un acquisto
  • Tenere traccia di entrate e uscite

Comportamenti che consentono agli individui di compiere scelte oculate risparmiando per obiettivi futuri e dotandosi di risparmi sufficienti per le emergenze, senza ricorrere eccessivamente all’indebitamento.

L’indagine OCSE sembra sfatare anche il “mito” dell’italiano cauto risparmiatore, che sebbene poco avvezzo ai tecnicismi della finanza basa le proprie scelte sui sani ed antichi valori del buon padre di famiglia.

Fra i paesi presi in esame l’Italia si classifica all’ultimo posto in tema di comportamenti, ben al di sotto della media OCSE. Poco più del 20% degli intervistati raggiunge il punteggio reputato minimo.

Alfabetizzazione finanziaria

D’altra parte il mito dell’Italia come paese di risparmiatori, come suggerito da Salvatore Morelli su lavoce.info, è superato ormai da anni, basti pensare che nel 2018 il tasso di risparmio italiano era uno dei più bassi nei paesi avanzati, pari al 2,5% del reddito disponibile contro una media a livello europeo del 6%.

3. Attitudine alla pianificazione di lungo periodo

La terza componente presa in esame dall’OCSE per valutare il livello di alfabetizzazione finanziaria è quello della propensione a pianificare le proprie finanze guardando al lungo periodo.

L’idea è quella di capire quanto i partecipanti nelle proprie scelte di finanza personale, siano propensi a valutare i benefici di lungo periodo in contrapposizione con obiettivi raggiungibili nell’immediato.

Alfabetizzazione finanziaria

Questa è l’unica componente per la quale l’Italia ottiene uno score in linea con la media degli altri paesi OCSE. 

Come dire che ci sono le buone intenzione, quello che manca sono le conoscenze di base e l’attuazione di comportamenti efficaci.

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