MERCATI EMERGENTI E POLITICA MONETARIA AMERICANA

MERCATI EMERGENTI E POLITICA MONETARIA AMERICANA

The Economist nel suo ultimo numero ha individuato i principali fattori di rischio per i Mercati Emergenti nel 2022.

PRIMO fra tutti è il rischio derivante dal cosiddetto “tapering” della banca centrale, con cui questa si impegna a ridurre l’acquisto di asset sul mercato spingendo verso una politica monetaria meno espansiva.

Quando la FED si muove con misure di politica monetaria “restrittive” in genere i mercati reagiscono con un minore appetito per il rischio. I capitali tendono a defluire dai paesi emergenti verso asset più sicuri come i Treasury con conseguente apprezzamento del dollaro.

The Economist ha preso in considerazione 40 paesi emergenti per capire quali sono i più esposti al rischio di una svolta nella politica fiscale americana. I principali indicatori di rischio sono:

  • disavanzi delle partite correnti,
  • alti livelli di debito (soprattutto se in valuta),
  • inflazione dilagante
  • riserve di valuta estera insufficienti

Fra i paesi a maggior rischio troviamo l’Argentina travolta da inflazione oltre il 50% e Turchia che, sebbene caratterizzata da un’economia più vivace di quella Argentina, si trova ad affrontare una pesante crisi valutaria.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.