MERCATO AZIONARIO: TACCHINI O CIGNI NERI?
di Grinny ·

Larry Siegel, research director del CFA Institute Reaserach Foundation, ha coniato l’espressione “Tacchino Nero” in contrapposizione alla ben più celebre metafora del “cigno nero”, per indicare quegli eventi che si incontrano frequentemente nella storia dei mercati finanziari, ma che troppo spesso le persone tendono a dimenticare.
Un esempio è la caduta del mercato azionario di oltre il 20% osservata anche durante la recente crisi innescata dalla pandemia. Per Morningstar.com sono due le lezioni da imparare dai “tacchini neri”:
- Non farsi cogliere dal panico e vendere durante le cadute del mercato azionario
- Tenere a mente che è molto difficile prevedere quanto tempo servirà prima che il mercato recuperi quanto perso.
Guardando alla storia di oltre 150 anni di mercato azionario americano Paul Kaplan di Morningstar ha costruito un indice sintetico dei rendimenti azionari statunitensi.
Secondo questa ricerca un ipotetico investimento di 1 dollaro nel 1870 oggi equivarrebbe a 22580 dollari.
Sono stati tuttavia innumerevoli i crolli del mercato azionario. In media se ne sono osservati uno ogni 8 anni. Il crollo più fragoroso è stato quello degli anni della Grande Depressione dove il mercato ha perso oltre il 70% dal proprio valore di picco e ha impiegato 7 anni per recuperare il terreno perso.
Il periodo che va dall’Agosto 2000 al Maggio 2013 insieme al periodo a cavallo della prima guerra mondiale rappresentano i due episodi in cui il mercato azionario americano ha impiegato il maggior numero di anni per ritornare ai livelli del picco: ben 13 ANNI!!!!
La crisi COVID è stata al contrario una delle più brevi di sempre per il mercato azionario che in soli 7 mesi ha recuperato dal picco.