MERCATO IMMOBILIARE IN CRISI?

Mercato immobiliare in crisi?

Come suggerito da phastidio.net in un recente post apparso sul blog in Europa il settore immobiliare sta vivendo una grave crisi come dimostra l'indice azionario Stoxx 600 Real Estate, composto da circa 30 aziende, che ha subito una perdita di circa il 40% nell'ultimo anno, con una diminuzione di circa 100 miliardi di capitalizzazione. L'indice sta quotando a livelli simili a quelli della Grande Crisi Finanziaria del 2011.

Una delle cause di questa situazione è l’elevato carico di debito che il settore immobiliare europeo ha accumulato durante il periodo di tassi bassi, portando a un accumulo di circa 175 miliardi di credito immobiliare in sofferenza a livello globale. Ciò significa che i fondi specializzati in distressed debt avranno molto lavoro da fare.

Inoltre, in Europa, si sta rischiando una situazione simile a quella degli Stati Uniti, dove le banche regionali, grandi creditori del settore immobiliare commerciale, potrebbero stringere le condizioni di accesso ai prestiti dopo la crisi dei depositi. A questo si aggiunge il deprezzamento dell’immobiliare commerciale, anche in conseguenza del lavoro da remoto, che penalizza il settore degli uffici e costringe le banche ad aumentare gli accantonamenti in conseguenza del peggioramento del rapporto tra prestito erogato e valore dell’immobile posto a garanzia.

Tutte le attività immobiliari europee, sia residenziali che commerciali, mostrano segni di sofferenza, con le quotazioni del settore immobiliare europeo in diminuzione del 10% in meno rispetto al picco di giugno 2022, secondo i dati del MSCI European Quarterly Property Index. Tuttavia, secondo le previsioni di Citigroup, il crollo potrebbe arrivare fino al 20-40% entro la fine del 2024 in Europa occidentale.

In particolare, le società immobiliari tedesche stanno soffrendo molto, con la lussemburghese Aroundtown SA che ha perso il 75% del suo valore negli ultimi 12 mesi, mentre le azioni di Vonovia, altro grande proprietario immobiliare residenziale tedesco, hanno accusato un ribasso del 30% nel mese di marzo, raggiungendo il minimo storico. Inoltre, il settore obbligazionario societario immobiliare europeo è entrato in sofferenza, con il comparto investment grade che ha segnato un ritorno negativo a marzo, nonostante il calo dei rendimenti di mercato. Il settore high yield immobiliare europeo è quello che esprime oggi la maggiore probabilità implicita di default.

La crisi immobiliare si è manifestata inizialmente in Svezia, considerata da tempo la bolla europea, dove il PIL dovrebbe contrarsi nel 2023. Tuttavia, la crisi sta ora spostandosi verso la Germania, anche se i prezzi sono cresciuti in media del 5% nel 2022.

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