PETROLIO: VOLATILITÀ AI MASSIMI

PETROLIO: VOLATILITÀ AI MASSIMI

Il prezzo del petrolio nell’ultimo mese è soggetto a forti oscillazioni. Basti pensare che dopo l’impennata alimentata dalla guerra ucraina, con il prezzo del greggio che ha sfiorato i 130 $ al barile, il prezzo è prima ridisceso a 98$ per poi ritornare a circa 120$.

A guidare l’incertezza prima fra tutte è la guerra. Gli USA hanno imposto l’embargo sul petrolio russo e nonostante molti paesi non abbiano seguito l’esempio, oggi il commercio con la Russia è reso difficile da sanzioni e possibili nuove decisioni politiche.

L’OPEC, per il momento, non sembra aver modificato le proprie quote di produzione pensando di avvantaggiarsi del rialzo dei prezzi.

Il settore petrolifero americano, che fino al 2015 ha giocato un ruolo fondamentale nel frenare i prezzi del greggio, oggi vive condizioni finanziarie più stringenti che unite ad una scarsità di lavoratori sul mercato, potrebbe rendere la risposta all’aumento dei prezzi meno efficace in termini di aumento della capacità produttiva.

Infine i dubbi sull’economia cinese potrebbero far propendere il prezzo verso un trend ribassista in considerazione dell’enorme consumo che il paese del dragone fa del petrolio per alimentare la propria economia.

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