POLIZZA VITA: QUALE MASSIMALE?

La scelta del capitale assicurato in una polizza vita è fondamentale per una corretta copertura del rischio. 

Mi sono soffermato su alcune regole “semplici” che si possono utilizzare. Tuttavia le tre soluzioni fin qui proposte, prendono come riferimento una famiglia “tipo”, che difficilmente coincide con le caratteristiche e le esigenze di una famiglia “reale”. 

Per definire un massimale basato sulle specificità della propria famiglia, sarà necessaria un po’ di pazienza e aver già effettuata una buona pianificazione delle proprie finanze.

COME CALCOLARE IL MASSIMALE NECESSARIO

Vediamo quali passi dovrai compiere per definire una copertura personalizzata.

1. STEP. Partiamo da redditi e spese attuali

Il principale obiettivo che ci si pone, quando si sottoscrive una polizza vita, è quello di garantire alla propria famiglia un tenore di vita invariato nel caso dovesse venire a mancare uno dei percettori di reddito.

Il punto di partenza sarà rappresentato quindi dai redditi attuali del nucleo familiare e dalle spese mensili che questo sostiene. Ho già parlato dell’importanza di conoscere e pianificare sia le proprie spese, che i propri obiettivi di risparmio. Tale pianificazione risulterà estremamente utile in questo contesto.

Partiamo dalla situazione attuale e calcoliamo il totale di entrate e uscite. Fra le uscite inseriremo anche la quota di risparmio mensile che abbiamo fissato per il raggiungimento dei nostri obiettivi.

Polizza vita: quale massimale? esempio
2 STEP. Redditi e spese dopo il decesso

Dovrai stimare come cambieranno redditi e spese del nucleo familiare.

Per la componente di reddito la stima è abbastanza semplice e può limitarsi a prendere in considerazione come nuovo reddito familiare, il reddito del coniuge superstite.

Stimare come cambiano le spese è un’operazione più complicata. Se ne presenteranno delle nuove, mentre altre saranno da ridimensionare. Proviamo di seguito a vedere le principali categorie di spese che è opportuno prendere in considerazione.

  • CURA DEI FIGLI

La sicurezza dei figli è in genere la principale motivazione che ci spinge a sottoscrivere una polizza vita. Se si hanno figli piccoli di cui occuparsi potrebbe diventare necessario sostenere nuove spese per la loro cura al venir meno di un genitore, ad esempio assumendo una babysitter

Guardando alla piattaforma specializzata Sitly, puoi farti un’idea del costo nella zona in cui vivi.

  • MUTUO ED AFFITTO

Ci si può aspettare che i costi relativi all’immobile non cambino nell’immediato. In presenza di un mutuo, se non si è previsto di estinguerlo con il ricavato della polizza,  si dovrà continuare a sostenere la rata. 

Successivamente potrebbe diventare necessario o più conveniente cambiare residenza. Che costi si dovranno sostenere? Quanto sarà possibile ricavare da un’eventuale vendita dell’immobile? Come trovare un’abitazione con un canone di affitto più basso? 

Anche in questo caso può tornare utile raccogliere queste informazioni guardando alle piattaforme on-line specializzate nel mercato, come Immobiliare.it

  • OBIETTIVI DI RISPARMIO FUTURI

Alcuni degli obiettivi di risparmio che la famiglia si era prefissata, purtroppo non saranno più necessari. Altri invece rimarranno validi, ma più difficili da raggiungere con un solo reddito.

È il caso ad esempio della volontà di costituire un capitale con cui sostenere le spese universitarie dei propri figli.

  • SPESE NON PIÙ NECESSARIE

Ci saranno spese che non dovremmo più sostenere, si pensi ad esempio a quelle connesse al possesso di un’auto aggiuntiva in famiglia. 

Anche in questo caso potrebbe essere utile valutare la vendita dell’auto, se non ci sono figli che già guidano o che guideranno a breve. Esistono numerose piattaforme on-line utili allo scopo come noicompriamoauto.it

Riprendiamo il nostro esempio per vedere come potrebbero cambiare redditi e spese:

POLIZZA VITA
3 STEP. Decidere quanti anni di GAP coprire

Adesso hai calcolato il GAP mensile di cui necessita la tua famiglia in caso di decesso. Il passo successivo è quello di ipotizzare per quanto tempo vorrai garantire loro di poter colmare tale GAP con il ricavato della polizza vita.

Questa decisione dipenderà da:

    • Età dei figli: più piccoli sono, maggiore dovrà essere il periodo per il quale prevedere la copertura
    • Impiego del coniuge superstite: si potrà prevedere una copertura più bassa se ci si aspetta che il coniuge superstite possa raggiungere un rapido incremento dei propri redditi
    • Altri patrimoni: tipicamente la possibilità per il coniuge superstite di poter contare sul patrimonio della famiglia di origine.

In genere si va da un minimo di 5 anni ad un massimo di 25 quando si hanno figli piccoli.

POLIZZA VITA
4 STEP. COPERTURA IN UNICA SOLUZIONE

Dopo aver calcolato il montante necessario a colmare il GAP fra redditi e spese, dovrai aggiungere a tale importo le somme necessarie a coprire in un’unica soluzione alcune voci. Vediamo a cosa mi riferisco:

  • DEBITI

Fino ad adesso abbiamo ricompreso le rate di mutui e finanziamenti all’interno delle spese mensili. Pertanto il montante che hai calcolato sarà sufficiente a garantire il corretto rimborso.

Tuttavia, potresti preferire che in caso di decesso la tua famiglia possa disporre subito dei mezzi per estinguere i debiti. In questo caso, non dovrai far altro che non considerare le rate fra le spese che resteranno in capo alla famiglia e aggiungere all’ammontare così calcolato il totale dei debiti residui.

  • OBIETTIVI FUTURI

Lo stesso ragionamento è applicabile a obiettivi di risparmio futuro. Puoi prevedere di ricomprendere all’interno del massimale assicurato gli importi necessari al raggiungimento di determinati obiettivi.

Un caso di scuola è quello della costituzione di un fondo per le spese relative alla futura istruzione universitaria dei figli.

  • SPESE CONNESSE AL DECESSO

Esistono una serie di spese collegate al decesso la cui copertura può essere inserita all’interno del massimale della polizza. Si pensi ad esempio alle spese relative al funerale o ai costi connessi con la successione.

La copertura di tali spese, che possiamo quantificare forfettariamente fra i 5.000 e i 10.000 euro, incide in modo irrisorio sul premio della polizza, ma può essere molto importante per le finanze dei familiari rimasti in vita.

PROVIAMO A RIASSUMERE CON UN ESEMPIO

Riprendiamo il prospetto relativo a redditi e spese. Eliminiamo la voce di costo “Rata mutuo” perchè immaginiamo di ricomprendere nel massimale della nostra polizza l’intero debito residuo. 

Rivediamo anche la voce “Risparmio mensile”, che riduciamo a 200€ mensili poiché ipotizziamo inserire nel massimale della polizza il capitale necessario per uno dei nostri obiettivi di risparmio: l’istruzione dei figli.

REDDITI

SPESE

1.200€
Stipendio genitore superstite

2.200€
Spese previste

GAP = – 1.000 €

CAPITALE PER COLMARE IL GAP = 1.000 € x 12 mesi x 10 anni = 120.000 €

POLIZZA VITA
QUALI STRUMENTI UTILIZZARE PER LA COPERTURA

Adesso che hai calcolato il tuo fabbisogno assicurativo per tutelare la famiglia dal caso del decesso, dovrai scegliere gli strumenti che ti consentano di ottenere la copertura desidereta.

Fino ad adesso ti ho parlato esclusivamente di polizze temporanee caso morte ( TCM) che puoi sottoscrivere con compagnie private.

Tuttavia, come suggerisce Marco Liera nel suo libro sulla finanza personale, che ho già citato anche in altri articoli, esistono sia coperture pubbliche che coperture fornite dai datori di lavoro (coperture collettive) che è bene considerare per determinare quanta parte della copertura debba essere acquistata da una compagnia privata.

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