RISCHIO DECESSO: LE COPERTURE PUBBLICHE

Quando si valuta la copertura dal rischio del decesso e dai danni finanziari che questo può causare alla propria famiglia, è bene sapere che esistono alcune coperture pubbliche.

Si dice in genere che il sistema di welfare italiano si basa su tre pilastri:

1° PILASTRO: è detto di natura “universalistica” perché si rivolge indistintamente a tutti i cittadini, è gestito da enti pubblici come INPS ed INAIL o da casse private con funzioni e finalità pubblicistiche. Assicura ai cittadini la previdenza di base in ambito pensionistico e eroga rendite ed indennizzi a copertura di determinati eventi.

2° PILASTRO: è di natura privata, si rivolge esclusivamente ad alcune categorie di cittadini che vi aderiscono in forma collettiva, in genere sulla base della contrattazione di lavoro collettiva. Integra e non sostituisce il Primo Pilastro. Fornisce coperture previdenziali ed assistenziali a livello aziendale o di categoria di appartenenza. 

3° PILASTRO: rappresentato da coperture attivate autonomamente dal singolo cittadino/lavoratore ed erogate da compagnie private. Tra queste rientrano anche le polizze collettive ad adesione facoltativa.

Vediamo adesso nel dettaglio su quali coperture pubbliche è possibile fare affidamento per la tutela dal rischio del decesso.

PRIMO PILASTRO E RISCHIO DECESSO

Gli enti coinvolti nell’erogazione delle prestazioni dovute in caso di decesso sono l’INPS per lavoratori dipendenti e pensionati, l’INAlL quando il decesso è conseguenza di infortuni o malattie professionali ed infine le Casse di previdenza per i liberi professionisti.

COPERTURA INPS

In caso di decesso del lavoratore, la normativa prevede che venga erogata ai superstiti la cosiddetta prestazione indiretta. Si parla invece di pensione di reversibilità, nel caso che il deceduto fosse già in pensione.

L’importo delle prestazioni erogate dipende sia dal montante contributivo accumulato, sia dal grado di parentela.

Chi ne ha diritto?

Nel caso di un lavoratore dipendente questi dovrà aver maturato alternativamente:

  • almeno 15 anni di anzianità contributiva;
  • almeno 5 anni di anzianità contributiva di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la data del decesso.

Hanno diritto alla copertura INPS:

  • Il conIuge
  • I figli minori
  • I figli maggiorenni studenti, che risultino a carico del deceduto e che non prestino attività lavorativa. Fino a 21 anni nel caso che frequentino scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici. Per tutta la durata legale del corso universitario fino ad un massimo di 26 anni, se studenti universitari.

La prestazione spettante ai familiari è calcolata come percentuale della pensione “maturata” dal defunto. 

ALIQUOTE PRESTAZIONE INDIRETTA

Soggetti Superstiti

Percentuale

Coniuge solo

60%

Coniuge e un figlio

80%

Coniuge e due figli

100%

Qualora abbiano diritto soltanto i figli o in assenza genitori o fratelli

Un figlio

70%

Due figli

80%

Tre o più figli

100%

Un genitore

15%

Due genitori

30%

Un fratello o sorella

15%

Due fratelli o sorelle

30%

La normativa prevede inoltre che la prestazione indiretta venga ridotta qualora, cumulata con i redditi del beneficiario, superi determinate soglie.  Le soglie per il 2020 sono:

Limite reddituale

% di riduzione

Fino a 20.107,62 €

Nessuna

Oltre 2.107,62 € fino a 26.810,16 €

25%

Oltre 26.810,16 € fino a 33.512,70 €

40%

Oltre 33.512,70 €

50%

La riduzione non si applica nel caso in cui il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili.

Come calcolare la Copertura INPS?

Per quantificare la copertura pubblica fornita dall’INPS in caso di decesso, si dovrà conoscere la pensione “maturata” fino ad oggi dal lavoratore.

Per tutti i lavoratori che hanno iniziato a lavorare e versare contributi dopo il 1 gennaio 1996, la pensione è calcolata con il cosiddetto metodo contributivo. In sostanza, il lavoratore accumula ogni anno, su quello che potremmo definire un conto virtuale, i contributi versati calcolati come percentuale del reddito lordo percepito ( 33% per i lavoratori dipendenti). Ogni anno l’importo accumulato, detto montante, si rivaluta secondo un coefficiente stabilito, legato alla crescita del PIL nazionale.

Al momento della raggiungimento dei requisiti pensionistici, l’importo annuo lordo della pensione si determina applicando al montante accumulato un coefficiente di trasformazione stabilito dalla legge.

ESEMPIO

Per calcolare la pensione annua a cui si ha diritto, si dovrà fare riferimento ai coefficienti di trasformazione in vigore e aggiornati ogni tre anni. Di seguito:

COEFFICENTI DI TRASFORMAZIONE IN VIGORE

        ETÀ             ANNI 2019/2020

57                     4,200%
58                     4,304%
59                     4,414%
60                     4,532%
61                      4,657%
62                     4,790%
63                     4,932%
64                     5,083%
65                     5,245%

Se ad esempio si è accumulato 200.000 € di montante e al momento del pensionamento si hanno 64 anni, la pensione annua sarà così calcolata:

200.000 € x 5,083% = 10.166 € annui lordi

Per quanto riguarda la prestazione indiretta in caso di decesso, il coefficiente di trasformazione da utilizzare è quello relativo ai 57 anni se il decesso è avvenuto prima di quell’età.

I Passi per calcolare la propria copertura

  1. Calcolare il montante accumulato: per farlo è utile accedere al proprio estratto conto contributivo/previdenziale direttamente dal sito INPS. Alle retribuzioni annue si dovrà applicare l’aliquota contributiva pari al 33% per i lavoratori dipendenti e al 20% per gli autonomi. Ogni contribuzione annua dovrà essere rivalutata e sommata.
  2. Applicare il coefficiente di trasformazione, secondo la tabella in vigore al momento.
  3. Applicare le aliquote in base alla composizione del nucleo familiare superstite e i redditi del beneficiario.
ESEMPIO

Ipotizziamo un lavoratore dipendente di 40 anni con moglie, un figlio, stipendio lordo annuo di 35.000 € e  contributi versati da 15 anni. Per semplicità consideriamo che il reddito sia rimasto stabile nel tempo. Avremo:

CONTRIBUZIONE TOTALE=
35.000 € x aliquota contribuzione 33% x 15 anni = 173.250 €

Se si considera anche una rivalutazione annua media del 1,50% il MONTANTE CONTRIBUTIVO sarà pari a :

195.568 €

Applicando il coefficiente di trasformazione, che come abbiamo visto è attualmente pari al 4,20%, otteniamo:

PENSIONE “MATURATA”=
195.568 € x 4,20% =  8.213,85 € annui 

Alla “pensione maturata” si dovrà applicare l’aliquota dell’80% prevista nel caso che il nucleo familiare superstite composto da coniuge ed un figlio. Non si dovrà invece tenere conto dei redditi percepiti dal coniuge rimasto in vita, in quanto è presente un minore nel nucleo familiare.

PRESTAZIONE INDIRETTA=
8.213,85 € x 80% = 6.571,08 € annui

Se guardiamo all’importo netto mensile corrispondente la famiglia presa in esame potrà fare affidamento su di una prestazione mensile (13 mensilità) pari a 303 € (nota: abbiamo utilizzato aliquota marginale pari al 40%).

COPERTURA INAIL

Nel caso in cui il decesso sia conseguenza di infortunio o malattia professionale, si ha diritto alla prestazione di rendita ai superstiti INAIL. Questa è calcolata come percentuale della retribuzione del lavoratore deceduto. L’entità dipende dal grado di parentela, 50% per il coniuge e 20% aggiuntivo per ciascun figlio.

Il coniuge o in assenza i figli del lavoratore deceduto in conseguenza di infortunio o malattia professionale, hanno diritto all’assegno funerario, prestazione una tantum corrisposta nella misura di 10.000€.

COPERTURE CASSE PROFESSIONALI

La copertura assicurativa da “Primo Pilastro”, per i liberi professionisti è svolta dalle casse professionali. Per i cosiddetti “professionisti senza cassa”, è invece operativa la Gestione Separata INPS che dà diritto alle coperture già viste per lavoratori dipendenti e pensionati.

Ogni Cassa ha coperture e prestazione specifiche dedicate ai propri assicurati in relazione al rischio di decesso. Uno studio condotto dalla compagnia assicurativa ElipseLife, in collaborazione con la società di consulenza Prometeia e Itinerari Previdenziali, ha esaminato le coperture offerte dalle casse professionali. Di seguito riportiamo alcuni esempi indicativi:

MEDICO

Profilo: 40-45 anni – sposato/a con un figlio minorenne e nessun genitore a carico 

Reddito: 6.250 € lordi al mese (75.000 € lordi annui) – 15 anni di contribuzione

 

Copertura Pubblica

Cassa professionale

  

< 5 anni contribuzione

> 5 anni contribuzione

Decesso qualsiasi causa

Non coperto

Non coperto

1.229  €
(
rendita lorda mensile)

Fonte: “ Life Insurance : Proteggere il reddito familiare dalle conseguenze finanziarie dei rischi biometrici”.

AVVOCATO

Profilo: 40-45 anni – sposato/a con un figlio minorenne e nessun genitore a carico
Reddito: 2.307 € lordi al mese (30.000 € lordi annui) – 15 anni di contribuzione 

 

Copertura Pubblica

Cassa professionale

  

< 10 anni contribuzione

> 10 anni contribuzione

Decesso qualsiasi causa

Non coperto

Non coperto

653,42 €
(rendita lorda mensile)

Fonte: “ Life Insurance : Proteggere il reddito familiare dalle conseguenze finanziarie dei rischi biometrici”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.