STEREOTIPI E ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato
Perchè l'Italia è l'unico Paese in cui gli studenti maschi ottengono punteggi più alti in alfabetizzazione finanziaria rispetto alle studentesse?
La versione on-line dell’enciclopedia Treccani definisce il termine stereotipo:
Opinione precostituita su persone o gruppi, che prescinde dalla valutazione del singolo caso ed è frutto di un antecedente processo d’ipergeneralizzazione e ipersemplificazione, ovvero risultato di una falsa operazione deduttiva.
Gli stereotipi, come ampiamente documentato dai citatissimi psicologi Daniel Khaneman e Amos Tversky, rappresentano una “scorciatoia” mentale che utilizziamo per crearci un opinione, dare giudizi e prendere decisioni rispetto a fatti, persone e situazioni che non si conoscono.
Per il giornalista Walter Lippman, che ha diffuso l’uso del termine, lo stereotipo rappresenta l’immagine mentale che ci siamo costruiti sulla base dell’esperienza e di ciò che ci hanno detto rispetto ad un certo gruppo di persone.
Al tempo stesso è stato largamente osservato che le persone tendono in determinate situazioni a conformarsi agli stereotipi precostituiti che scaturiscono da tradizioni e ambiente socio-culturale. In questo caso, lo stereotipo ha la funzione di facilitare l’integrazione di un individuo nel gruppo.
Cosa hanno a che fare stereotipi e alfabetizzazione finanziaria?
Anna Maria Lusardi, direttrice del comitato governativo per la programmazione delle attività di educazione finanziaria, e Laura Bottazzi dell’Università di Bologna, hanno recentemente pubblicato uno studio che analizza il ruolo degli stereotipi di genere nello spiegare i diversi risultati ottenuti dalle studentesse italiane nei test che valutano le competenze finanziarie.
Le due accademiche hanno preso in esame i risultati dei test PISA, di cui già abbiamo parlato su questo blog.
Il nostro paese, oltre a mostrare risultati inferiori alla media degli altri presi in esame, primeggia (si fa per dire…) in quanto a differenza fra risultati ottenuti dalle ragazze rispetto ai ragazzi. Queste in media ottengono risultati peggiori dei maschi e la differenza è fra le più alte nei paesi considerati dall’indagine OCSE.
Lo studio aveva come obiettivo comprendere quali siano i fattori che stanno alla base di questa differenza. In particolare, sono stati introdotti indicatori che misurano il ruolo degli stereotipi di genere.
Un’ampia letteratura ha infatti dimostrato che a partire dall’adolescenza, sia i ragazzi che le ragazze subiscono pressioni a conformarsi agli stereotipi di genere prevalenti nella società in cui vivono. Queste spinte alimentano negli adolescenti lo sviluppo di comportamenti e competenze in linea con tali stereotipi. Tale dinamica potrebbe quindi determinare una diversa attitudine nei confronti delle competenze in ambito finanziario.
I risultati ottenuti sembrano confermare questa dinamica ed in particolare emergono tre fattori capaci di spiegare la differenza osservata:
- L’impatto della famiglia, in particolare delle madri. Le ragazze le cui madri lavorano in genere ottengono risultati migliori nei test.
- Contesto socio culturale e stereotipi. Sulla base di rilevazioni ISTAT è stato costruito un indice degli “stereotipi di genere”. Si osserva che dove questi stereotipi sono più radicati, le studentesse ottengono in media punteggi inferiori nei test.
- Eredità storica. A conferma di una vasta letteratura preesistente, si osserva che nelle aree del paese che sono state al centro degli snodi commerciali medievali, il ruolo della donna ha avuto modo di evolversi più rapidamente, favorendo i risultati delle studentesse nei test PISA.
Perché è importante la parità nell’alfabetizzazione finanziaria?
L’indagine Emergenza COVID-19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria, commissionata dal Comitato Edufin, ha messo in evidenza che, anche a fronte dell’attuale crisi indotta dalla pandemia:
- Circa il 40% delle intervistate soffre di ansia derivante da questioni finanziarie, contro il 30% degli intervistati maschi.
- Un numero maggiore di donne ha dovuto rivedere i propri obiettivi finanziari.
- Quasi il 40% delle intervistate dichiara di non riuscire a far fronte a una spesa imprevista di 2.000 €, contro il 26% degli uomini..
In questo contesto possedere un sufficiente grado di alfabetizzazione finanziaria, può fare molta differenza nella pianificazione delle proprie finanze e nella capacità di dimostrarsi finanziariamente resilienti durante una crisi.
Lo stesso studio condotto da Lusardi e Bottazzi, mostra evidenza che le ragazze con maggiori competenze in ambito finanziario sono più propense a risparmiare per far fronte ad evenienze future.
Poichè l’emancipazione e la parità di opportunità non possono prescindere da avere competenze e mezzi finanziari adeguati, per questo è importante investire nell’educazione finanziaria sin dall’adolescenza.