TURCHIA: GIÙ I TASSI NONOSTANTE L’INFLAZIONE ALL’ 80%
di Grinny · Pubblicato · Aggiornato

La banca centrale turca ha sorpreso ancora una volta i mercati con la decisione di giovedì scorso di tagliare il tasso di interesse di riferimento, nonostante l'inflazione nel paese sia salita oltre l'80%.
I responsabili della politica monetaria del paese hanno optato per un taglio di 100 punti base. Ad agosto, il tasso di inflazione in Turchia è stato registrato all’80,2%, in accelerazione per il 15° mese consecutivo e il livello più alto degli ultimi 24 anni.
La banca centrale Turca aveva tagliato i tassi di 100 punti base ad agosto e alla fine del 2021 aveva gradualmente abbassato i tassi di interesse di 500 punti base, innescando una crisi valutaria.
Le mosse della banca centrale da tempo lasciano interdetti investitori ed economisti.
L’indipendenza dell’istituto è ormai compromessa dalle dure pressioni esercitate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si è a lungo scagliato contro la politica di alti tassi di interesse insistendo sul fatto che l’abbassamento dei tassi è la strada giusta per far scendere l’inflazione.
La continua scelta di abbassare i tassi mentre il disavanzo commerciale e delle partite correnti della Turchia aumenta e le sue riserve di valuta estera si stanno esaurendo ha invece causato un drammatico deprezzamento della lira turca.
La lira ha perso più del 27% del suo valore rispetto al dollaro dall’inizio dell’anno e l’80% negli ultimi cinque anni. Dopo l’annuncio della decisione della banca sul tasso, la valuta è scesa di un quarto di punto percentuale, scambiando al minimo storico di 18,37 lire per dollaro.