TURCHIA: INFLAZIONE FUORI CONTROLLO
di Grinny ·

Mentre tutto il mondo è alle prese con l’inflazione e il tentativo delle banche centrali di frenarne la corsa, in Turchia il fenomeno è ormai fuori controllo.
A fine giugno secondo un gruppo di ricercatori l’inflazione turca avrebbe toccato il 160% su base annua, il doppio del tasso ufficiale comunicato
L’inflazione, insieme a una valuta in rapido deprezzamento, ha colpito duramente la classe media. Milioni di operai, giovani e pensionati sono scesi al di sotto della soglia di povertà di circa 1.200 dollari al mese per una famiglia di quattro persone.
L’impennata dei prezzi, combinata con i bassi tassi di interesse imposti da Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, ha fatto aumentare la domanda. I turchi con qualche risparmio, anche se in diminuzione, hanno fatto incetta di automobili, elettronica e altri beni di consumo. “Le persone spendono soldi il prima possibile”, dice Arda Tunca, economista, “perché il suo valore è destinato a diminuire”.
Questo incremento della domanda e un livello record di esportazioni aiutate dal deprezzamento della lira ha aiutato l’economia a crescere di un 7,3% nel primo trimestre. Ma pochissimi turchi ne sentono il beneficio. Oltre il 70% afferma che la propria situazione economica è peggiorata nell'ultimo anno. Solo il 10% afferma che è migliorato.
I turchi tendono a fare affidamento sulla valuta estera per proteggere il proprio potere d’acquisto. Il valore dei depositi in dollari nelle banche turche ha superato il valore dei depositi in lire dal 2019. Ma anche il dollaro, che quest’anno si è apprezzato di quasi il 30% rispetto alla lira, non è stato un cuscinetto adeguato contro il tasso di inflazione che la Turchia ha visto. Di conseguenza, molti turchi stanno riversando i loro risparmi in asset più volatili, come azioni ad alto rischio o criptovalute. Quasi il 19% degli utenti Internet in Turchia possiede criptovaluta.
I più ricchi hanno impiegato il denaro nell’acquisto di beni immobili come riserva di valore. Il risultato è una bolla. Secondo un recente sondaggio, nell’ultimo anno, i prezzi degli immobili in Turchia sono aumentati del 182% in termini nominali. A Istanbul, dove vivono circa 16 milioni di persone, sono più che triplicati. Gli affitti hanno seguito lo stesso schema. I giovani dicono di non potersi permettere di vivere da soli, tanto meno di mettere su famiglia.
L’insistenza di Erdogan sui bassi tassi di interesse sta costringendo i suoi funzionari a escogitare misure improvvisate per sostenere la valuta e respingere l’inflazione. Nessuno ha funzionato. Grandi aumenti del salario minimo hanno protetto i lavoratori dagli effetti dell’inflazione di ieri, ma sono diventati la causa di quella di domani.