UN MAGO DEGLI INVESTIMENTI O SOLO FORTUNA?

Come i piccoli investitori tendono a sopravvalutare le proprie competenze, anche quando i risultati ottenuti sono esclusivamente frutto del caso.

L’anno appena trascorso ci ha mostrato quanto possono essere estremi e repentini i movimenti sui mercati finanziari. 

A Marzo, in meno di un mese, le quotazioni sono scese di oltre il 30% per poi correre trascinate dal settore tecnologico nella seconda metà dell’anno. Il rendimento sul decennale americano si è dimezzato tra Gennaio e Marzo per poi dimezzare ulteriormente in meno di una settimana toccando lo 0,50%  e  poi risalire allo 0,95% attuale.

Movimenti anche bruschi e inaspettati sui mercati non sono certo una novità del 2020, ma rappresentano al contrario una caratteristica universale dei mercati finanziari.

Se le cose stanno così come capire se siamo bravi investitori o semplicementi siamo stati baciati dalla fortuna?

Un recente articolo del The Economist  ci spiega che spesso gli investitori apprendono la lezione sbagliata dai mercati attribuendo alle proprie capacità risultati che sono in realtà frutto esclusivamente del caso.

Se ad esempio nei giochi di carte è semplice riconoscere quando la fortuna ci mette lo zampino, tanto che alcuni giocatori di poker ci scherzano riconoscendo che è meglio essere fortunati che capaci, spesso non è facile fare altrettanto sui mercati finanziari.

Un esperimento sul mercato indiano

Come spesso avviene nel mondo della finanza la difficoltà nasce dall’impossibilità di compiere esperimenti sul campo.

Santosh Anagol, Vimal Balasubramaniam and Tarun Ramadorai, hanno sfruttato alcuni meccanismi del mercato indiano per verificare l’effetto della fortuna sui comportamenti dei piccoli investitori. In India infatti, la legge impone che durante una quotazione in borsa il 35% delle azioni siano lasciate in sottoscrizione ai piccoli risparmiatori.

Poiché in molti casi la domanda è superiore all’offerta, le azioni vengono assegnate ai risparmiatori con il meccanismo puramente casuale della lotteria. In questo modo, i ricercatori possono osservare quello che viene definito un esperimento naturale.

Un gruppo di risparmiatori riceve il “trattamento” ovvero le azioni, attraverso un meccanismo puramente casuale. Mentre coloro che restano a mani vuote possono essere utilizzati come gruppo di controllo.

Come si comportanto i risparmiatori baciati dalla fortuna?

I ricercatori hanno osservato che in media coloro che si sono aggiudicati azioni profittevoli, tendono ad essere più attivi sui mercati nei mesi successivi  rispetto a coloro che per puro caso non se le sono aggiudicate. 

Questo dimostrerebbe che i piccoli risparmiatori tendono ad attribuirsi capacità di investimento sulla base dei risultati ottenuti, anche se questi sono totalmente riconducibili al caso. Se il fenomeno della overconfidence è ben noto in psicologia e in finanza comportamentale, più sorprendente è il fatto che coloro i quali si sono aggiudicati titoli azionari che hanno perso valore dopo la quotazione, tendono a effettuare meno operazioni sui mercati nei mesi seguenti.

Insomma ti senti un mago degli investimenti perché a Marzo hai acquistato azioni e adesso stai ottenendo rendimenti a doppia cifra? Forse dovresti iniziare a pensare di aver avuta solo molta fortuna!!!

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